Udinese Calcio

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view post Posted on 24/3/2011, 14:14     +1   -1
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Storia Del Club:



Fondata come parte della Società Udinese di Ginnastica e Scherma nel 1896, vince proprio in quell'anno il campionato interprovinciale FNGI a Treviso; questo titolo non viene però riconosciuto come ufficiale perché la manifestazione non fu organizzata dalla Federcalcio, nata due anni dopo, ma dalla Federazione Italiana Scherma.[2] Il 5 luglio 1911 alcuni ginnasti dell'Udinese, con a capo Luigi Dal Dan, fondano l'Associazione Calcio Udinese che viene iscritta alla FIGC.[2] Il debutto della nuova squadra avviene in un'amichevole contro la Juventus Palmanova vinta dagli udinesi per 6-0.[2]
La prima partecipazione in un campionato ufficiale FIGC risale però solamente al Campionato Promozione 1912-1913; in quell'anno l'Udinese si iscrive al Campionato Veneto di Promozione a tre squadre insieme al Padova e al Petrarca Padova; i friulani chiudono il torneo al secondo posto dietro al Petrarca e vengono promossi in Prima Categoria.[2] In Prima Categoria l'Udinese non riesce mai a raggiungere la fase nazionale venendo sempre eliminata nell'Eliminatoria Veneta.
Primo risultato importante dalla sua fondazione è nel 1922 nel raggiungere la finale di Coppa Italia, ma viene sconfitta 1-0 dal Vado. Quest'ottimo piazzamento è dovuto anche al fatto che le maggiori compagini dell'epoca erano iscritte al concorrente campionato C.C.I..[2]
Nella stagione 1922-23 la squadra disputa un campionato disastroso arrivando ultima nel suo girone e retrocedendo in Seconda Divisione; la società rischia di fallire per debiti nell'estate 1923. Il 24 agosto la "AS Udinese" si separa dalla "AC Udinese", ovvero l'attuale Udinese Calcio, e quest'ultima viene costretta ad istituire un bilancio e un direttivo autonomi. Per fortuna tutti i debiti vengono pagati dal presidente Alessandro Del Torso grazie alla vendita di alcuni suoi quadri e l'Udinese può così iscriversi al campionato di Seconda Divisione dove arriva quarta nel girone eliminatorio.[2]
La stagione 1924-25 è memorabile; l'Udinese vince il Girone F di Seconda Divisione e arriva prima al Girone Finale e viene promossa insieme al Parma in Prima Divisione.[2] La permenenza nella massima serie però dura poco: l'Udinese infatti arriva ultima in campionato. Avrebbe potuto comunque salvarsi; infatti vi è in quell'anno una riforma dei campionati, la cosiddetta Carta di Viareggio, e dei conseguenti spareggi per determinare chi sarebbe stato ammesso al nuovo campionato di Divisione Nazionale; la squadra friulana però non si presenta allo spareggio contro il Legnano perdendo la partita a tavolino e dando addio alla massima serie.[2]
La stagione successiva è disastrosa per l'Udinese che arriva ultima in Prima Divisione[3] ed evita la retrocessione in Seconda Divisione solo grazie all'allargamento dei quadri. Resta in Prima Divisione fino al termine della stagione 1928-29 quando in seguito alla creazione della Serie A e della Serie B la Prima Divisione viene declassata a terzo livello.[2] La stagione 1929-1930 è comunque trionfale e vincendo il proprio girone l'Udinese riesce a qualificarsi in Serie B.[2]
La permanenza in B dura solo due anni e al termine della stagione 1931-32 la squadra friulana ritorna subito in Prima Divisione, poi ridenominata Serie C nel 1935, fino alla stagione 1938-1939, anno in cui arrivando seconda nel Girone Finale Nord di Serie C, viene promossa in Serie B.[2]
Finito il caos dovuta alla Seconda guerra mondiale, l'Udinese resta in Serie B ottenendo risultati mediocri fino alla stagione 1947-48, quando retrocesse in Serie C a causa di una riforma dei campionati.[4] A questa retrocessione seguono tuttavia due promozioni consecutive e i friulani ottengono una storica promozione in Serie A dopo la vittoria del campionato di Serie C e l'ottimo secondo posto nel campionato di Serie B 1949-1950.[4]
L'Udinese resta in Serie A cinque anni sfiorando anche lo scudetto nella stagione 1954-1955, anno in cui arriva seconda dietro al Milan[5]; è proprio al termine di quella stagione però che l'Udinese viene retrocessa in Serie B per illecito sportivo commesso il 31 maggio 1953, ultima giornata di campionato, e smascherato due anni dopo[5]. I friulani ritornano comunque in Serie A dopo una sola stagione in Serie B.[5]
[modifica] Gli anni sessanta e settanta: il declino


L'Udinese vincitrice della Coppa Italia di serie C; sullo sfondo uno Stadio Friuli ancora incompleto
Gli anni '60 segnano l'inesorabile declino dell'Udinese: i friulani vengono retrocessi prima in Serie B nella stagione 1961-1962 e poi in Serie C nella stagione 1963-64.[5] L'Udinese resta in Serie C per circa un quindicennio sfiorando la promozione in Serie B in numerose occasioni, ma è solo al termine della stagione di Serie C 1977-1978 che i friulani, guidati dall'allenatore Massimo Giacomini, ritornano in Serie B vincendo il Girone A di Serie C.[2] Nella stessa stagione vince anche la Coppa Italia Semiprofessionisti, battendo la Reggina, e la Coppa Anglo-Italiana.[6]
Intanto l'8 giugno 1976 si era ufficialmente sciolta l'"Associazione Calcio Udinese" e si era formata una società per azioni e la squadra fu rinominata "Udinese Calcio", attuale denominazione.[6]
Nella stagione successiva l'Udinese, confermato in panchina Giacomini, vince la Serie B e torna dopo oltre vent'anni in Serie A.[6]
[modifica] Gli anni ottanta


il vecchio stemma utilizzato negli anni 80 fino all'inizio degli anni 90
Nella stagione 1979-1980, al ritorno in Serie A, l'Udinese retrocede subito con un deludente 15º posto; solo lo scandalo del Totonero con la retrocessione di Milan e Lazio evita alle zebrette un immediato ritorno in Serie B.[6] In campo europeo va molto meglio: l'Udinese vince la Coppa Mitropa.
Nella stagione 1980-1981 sulla panchina bianconera siede il nuovo allenatore Enzo Ferrari il quale ottiene una soffertissima salvezza che giunge soltanto all'ultima giornata a tre minuti dalla fine, grazie ad una memorabile rete di Manuel Gerolin in casa contro il Napoli.
Nelle stagioni successive la squadra riesce sempre a salvarsi senza particolari difficoltà cogliendo anche un buon sesto posto nel campionato 1982-1983.[6]
Nell'estate del 1983 la società effettua forse il più grande colpo di mercato della sua storia: Arthur Antunes Coimbra, detto Zico, passa, dopo un'estate di grattacapi giurisdizionali[7], all'Udinese.[8]


Arthur Antunes Coimbra detto Zico
Oltre al colpo Zico la dirigenza dell'Udinese, capitanata dall'Amministratore Delegato Franco Dal Cin, mette insieme una squadra con nomi importanti come Pietro Paolo Virdis ed il difensore nazionale brasiliano Edinho e i tifosi rispondono con la cifra di 26.661 abbonati[8], quota mai superata dalla società friulana. La stagione 1983-1984, che vede la squadra allenata sempre da Enzo Ferrari, termina con un 9º posto a soli due punti dalla zona UEFA mentre Zico mette a segno alla sua prima stagione in Italia la bellezza di 19 reti.[8]
Nella 1984-1985 l'Udinese cede molti giocatori importanti, ma riesce a trattenere Zico. La squadra viene affidata al tecnico brasiliano Luís Vinício, purtroppo l'annata non è molto positiva e Zico, le cui prestazioni non sono brillanti come nella stagione precedente a causa di un infortunio, lascia l'Udinese e torna in Brasile per noie giudiziarie con lo stato italiano.[8]
Nella stagione successiva 1985-1986 i friulani ottengono un anonimo 13º posto.[8] Nel Luglio 1986 Giampaolo Pozzo subentra a Lamberto Mazza come presidente dell'Udinese, ma la sua avventura come presidente della società inizia subito in salita: infatti l'Udinese è inizialmente retrocessa in Serie B per uno scandalo scommesse, pena poi rivista in appello e commutata in nove punti di penalizzazione per la stagione successiva; nonostante una disperata rimonta, i friulani arrivano ultimi e retrocedono in Serie B; senza penalizzazione si sarebbero salvati.[9]
Gli anni successivi sono tra Serie A e Serie B: la squadra viene promossa nella massima divisione nel campionato di Serie B 1988-1989 con alla guida Nedo Sonetti e grazie alle reti di Totò De Vitis. Nella stagione successiva i friulani, che in estate acquistarono i giovani talenti argentini Abel Balbo e Nestor Sensini, sotto la guida di Rino Marchesi subentrato a Bruno Mazzia cercano di mantenere la categoria, ma nonostante una lotta durata per tutto il campionato retrocedono all'ultima giornata.[9] Nell'estate 1990 l'Udinese è di nuovo condannata per illecito sportivo: pena 5 punti di penalizzazione per la squadra e 5 anni di deferimento per il presidente Pozzo, accusato di aver contattato Gianmarco Calleri, allora presidente della Lazio, minacciandolo in caso di sconfitta. Pozzo lascia quindi la carica di presidente del club.[9]
[modifica] Gli anni novanta


Oliver Bierhoff
Nella stagione di Serie B 1990-1991 le zebrette, guidate da Marchesi prima e da Adriano Buffoni poi, potrebbero riconquistare immediatamente la promozione in Serie A, ma subiscono 5 punti di penalizzazione prima dell'inizio della stagione; senza questo fardello, l'Udinese avrebbe totalizzato 43 punti piazzandosi comodamente nelle prime quattro, invece la squadra chiuse solo all'ottavo posto[9], nonostante in quella stagione Balbo fosse divenuto capocannoniere del Torneo. L'argentino contribuisce attivamente al ritorno dei friulani nella massima serie nella stagione 1991-1992: dopo un periodo di crisi la società esonerò il tecnico Franco Scoglio ed affidò la squadra ad Adriano Fedele, e dopo un lungo testa a testa con il Cosenza ottenne il sospirato quarto posto che valse la promozione. Sempre le reti di Abel Balbo consentirono la successiva permanenza in Serie A nella stagione 1992-1993, guadagnata sotto la guida esperta di Albertino Bigon dopo una lunga lotta con la Fiorentina ed il Brescia, quest'ultimo sconfitto solo dopo un acceso spareggio allo Stadio Dall'Ara di Bologna.
Nella stagione 1993-1994 i friulani pagano lo scotto della partenza di Abel Balbo, ceduto alla Roma, e del talentuoso regista Francesco Dell'Anno. La squadra è affidata ad Azeglio Vicini, il quale viene esonerato all'indomani della sconfitta a Napoli dopo alcune incomprensioni con il patron Pozzo. Al suo posto subentra Adriano Fedele. Il girone di andata è disastroso e viene chiuso al penultimo posto ma nel girone di ritorno, grazie anche all'exploit della punta Marco Branca (a cui venne dato il gravoso compito di sostituire Abel Balbo), rimontano la classifica sprecando tutto nella gara interna con la Cremonese, terminata 3-3 dopo essere stati in vantaggio di 3 reti a metà ripresa. La squadra retrocede di nuovo in Serie B all'ultima giornata.[9] Già l'anno seguente però, con Giovanni Galeone in panchina subentrato a Fedele, i friulani riconquistano la massima serie.[9] Dalla stagione 1995-1996 l'Udinese torna in Serie A rimanendone presenza fissa fino ad oggi.
Da qui in avanti l'Udinese ottiene diverse qualificazioni alla Coppa UEFA, la prima nella stagione 1996-1997 con in panchina Alberto Zaccheroni, ed un clamoroso terzo posto dietro Juventus e Inter nella stagione 1997-1998, grazie ai 27 gol di Oliver Bierhoff, capocannoniere di quella stagione.[10]
[modifica] Gli anni 2000
Nella stagione 2000-2001 arriva dodicesima in Serie A e vince la Coppa Intertoto guadagnandosi ancora l'accesso alla Coppa UEFA.[10]


Mauricio Isla (sinistra) e Alexis Sánchez (destra) durante un match con l'Udinese in coppa UEFA.
Nel marzo 2001 arriva ad Udine Luciano Spalletti che sostituisce Luigi De Canio; l'allenatore fiorentino riesce a traghettare la squadra verso la salvezza, conquistata alla penultima giornata. Dopo due brevi parentesi con Roy Hodgson e Giampiero Ventura, all'inizio della stagione 2002-03 torna Spalletti.[10] La società riesce ad ottenere per due volte un piazzamento UEFA, esprimendo un gioco di natura offensiva e spettacolare.[10] Nel 2004 l'Udinese acquista Di Natale dall'Empoli che in pochi anni diventerà un attaccante insostituibile e titolare inamovibile della squadra. Nella stagione 2004-05 l'Udinese ottiene un ottimo quarto posto che vale la prima qualificazione alla Champions League nella storia del club.[10] Al termine della stagione Spalletti lascia l'Udinese, che lo rende dunque libero sul mercato.[10]

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Nella stagione 2005-2006 l'Udinese, affidata a Serse Cosmi, non arriva oltre la fase a gironi di Champions League dove viene eliminata all'ultimo turno sconfitta in casa dal Barcellona per 2-0, quando per passare agli ottavi di finale sarebbe bastato un pareggio. La squadra bianconera termina il campionato con un anonimo decimo posto dopo essere stata invischiata per un periodo nella lotta per non retrocedere; stesso risultato per la stagione seguente 2006-2007. Nell'estate 2007 la società annuncia l'ingaggio del tecnico Pasquale Marino e acquisti importanti come Fabio Quagliarella e Antonio Floro Flores.[10]
Nella stagione 2007-2008 l'Udinese riesce a riconquistare un piazzamento alla Coppa UEFA.
Nella stagione 2008-2009 l'Udinese si mantiene su buoni livelli, seppur interrotta da una flessione di rendimento nel periodo invernale, che termina con l'avanzamento dei friulani fino ai quarti in UEFA eliminati dal Werder Brema di Diego, e un settimo posto in campionato che non vale però l'accesso alla Coppa UEFA come l'anno precedente; la squadra supera due suoi record personali: quello del numero di vittorie consecutive in campionato, 6 in questa stagione[11], e quello del miglior piazzamento in Coppa UEFA mai raggiunto, arrivando quest'anno fino ai quarti di finale. In questa stagione l'Udinese è rimasta l'unica squadra italiana ad affrontare competizioni europee fino all'eliminazione ai quarti ai danni del Werder Brema. La fine della stagione coincide con l'addio del Direttore Generale Pietro Leonardi e dell'attaccante Fabio Quagliarella per andare rispettivamente al Parma e al Napoli.
Il 22 dicembre 2009 viene esonerato, dopo 3 anni, l'allenatore Pasquale Marino. Al suo posto Gianni De Biasi. Dopo due mesi, il 21 febbraio 2010, De Biasi viene esonerato e sostituito dallo stesso Marino Il 2 maggio, l'Udinese pareggiando 2-2 col Cagliari si salva aritmeticamente, e conquista la sua 16º presenza consecutiva in Serie A.
Per la stagione 2010-2011 l'Udinese ingaggia come allenatore Francesco Guidolin.[12], mentre Fabrizio Larini va a ricoprire la carica di Direttore Sportivo.[13] L'avvio di campionato è difficoltoso, e l'Udinese si ritrova addirittura ultima in classifica, a zero punti, dopo le prime quattro giornate; il primo punto arriva solo con alla quinta giornata con un pareggio esterno a reti inviolate sul campo della Sampdoria. Nelle giornate successive il lavoro dell'allenatore si fa sentire e il gioco della squadra migliora sensibilmente, sia sul piano fisico che tattico: memorabili sono il 4-4 ottenuto con il Milan a S.Siro, la vittoria per 3-1 sull'Inter al Friuli e la seguente vittoria per 2-1 sulla Juventus all'Olimpico di Torino. Gianni Mura ha definito l'Udinese attuale un piccolo Barcellona per il modo spettacolare di giocare al calcio.[senza fonte]
Il 27 febbraio 2011 infligge un incredibile 7-0 in casa del Palermo (mai l'Udinese aveva realizzato 7 gol in una trasferta di Serie A, e ad oggi le più larghe vittorie esterne erano frutto di due 5-0 inflitti al Genoa nel torneo 1983-1984 ed al Perugia nel 1999-2000)[14].

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Formazione:



Edited by ƒabio_Viøla ~ 98™ - 24/3/2011, 14:37
 
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view post Posted on 24/3/2011, 15:23     +1   -1
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Sampdoria-Udinese 2-0



Roma-Udinese 2-1



Udinese-Chievo 0-1



Commento:
Brutto Mese per l'udinese ma l'allenatore si sente sicuro di un recupero della squadra
 
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Miloš '92
view post Posted on 24/3/2011, 15:49     +1   -1




3 sconfitte su 3 nn sono il massimo
ma sono sicuro ke ti rifarai
 
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view post Posted on 24/3/2011, 16:13     +1   -1
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si mi devo ancora abituare a giocare con l'udinese

vi dico che ci sono dei miglioramenti
 
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Miloš '92
view post Posted on 24/3/2011, 16:40     +1   -1




sanchez ke dice diventa forte??? :)
 
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view post Posted on 24/3/2011, 16:51     +1   -1
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Lazio-Udinese 2-1
Bologna-Udinese 0-1
Udinese-Cesena 0-0
Udinese-Fiorentina 0-0


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Napoli-Udinese 1-1




CITAZIONE (Miloš '92 @ 24/3/2011, 16:40) 
sanchez ke dice diventa forte??? :)

un fenomeno

Edited by ƒabio_Viøla ~ 98™ - 24/3/2011, 17:28
 
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ioetu
view post Posted on 24/3/2011, 16:54     +1   -1




Ti seguo zio,ank io credo ke ti rifarai
 
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Miloš '92
view post Posted on 24/3/2011, 16:55     +1   -1




ki è il capocannoniere?
 
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view post Posted on 24/3/2011, 17:38     +1   -1
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Udinese-Catania 0-0
Napoli-Udinese 1-1
Udinese-Inter 3-1
Udinese-Juventus 2-0
Parma-Udinese 1-0


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Udinese-Napoli 0-1



CITAZIONE (ioetu @ 24/3/2011, 16:54) 
Ti seguo zio,ank io credo ke ti rifarai

grazie,sei ben accetto

CITAZIONE (Miloš '92 @ 24/3/2011, 16:55) 
ki è il capocannoniere?

della serie A Eto'o 10 Gol
Della squadra Sanchez e Di Natale 4 Gol

Raga qui chiudo e cestino perche mi é andato in crash pes mi da questo errore

Program: C:/Programmi/KONAMI/Pro Evolution Soccer 2011/pes2011.exe

This application has requested the Runtime to terminate it in an unusual way.
Please contact the apllication's support team for more information.

se sapete come risolvere contattatemi in MP

scusate che stronzo che sono non continuo mai una master :blink: spero che mi seguite nella prossima che farò tra una 30 minuti

prima devo aggiustare qualcosa nella cartella pes

scusate ancora
 
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freak17
view post Posted on 24/3/2011, 17:43     +1   -1




ti seguo zio ma come mai è postata in zona staff?
 
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view post Posted on 24/3/2011, 17:48     +1   -1
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lo spostata di nuovo

praticamente lo avevo cestinato assssd

comunque non la posso continuare

sto pensando di fare una master col cagliari oppure non so

 
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freak17
view post Posted on 24/3/2011, 18:01     +1   -1




ah cpt come ti ho detto iniziala con il toro
 
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view post Posted on 24/3/2011, 18:02     +1   -1
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ooook deciso ora apro un topic e faccio una col toro
 
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freak17
view post Posted on 24/3/2011, 18:08     +1   -1




ok
 
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13 replies since 24/3/2011, 14:14   99 views
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