PES 2011, partiamo proprio dal gioco più amato sul nostro forum :P

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Miloš '92
view post Posted on 24/6/2011, 19:38     +1   -1




e come prima recensione parto proprio dal nostro amato PES 2011 ;)

Piattaforma: PC, PS3, X360, Wii, PSP, iPhone
Genere: Calcistico
Sviluppatore: Konami
Distributore: Konami
Numero giocatori: 1/2
Età consigliata: 3+
Prezzo: 69,90 €
Data di uscita: 20-09-2010

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Pro Evolution Soccer 2011 è il decimo capitolo di una serie calcistica che soprattutto in Italia, ma anche un po’ in tutto il mondo, è riuscita a crearsi uno zoccolo duro di fans che, nel bene o nel male, reputano il prodotto di Konami la migliore simulazione calcistica al mondo. Dal suo passaggio alla nuova generazione però, la serie PES ha perso terreno rispetto all’acerrimo rivale con diverse release che promettevano tanto e mantenevano ben poco.






LA STRADA E’ QUELLA GIUSTA... : Uno dei maggiori difetti che da anni a queste parti si imputa a PES è la sua linearità, ossia la presenza di binari fittizi su cui palla e giocatori si muovono sempre e comunque, caratteristica unica in PES visto che la concorrenza sfrutta invece un motore fisico in tempo reale con un controllo del giocatore e della palla a 360°. Per tentare di inoltrarsi su questa strada, ossia il tentare di fornire al giocatore un vero controllo totale sul calciatore virtuale, il capitolo 2011 di Pro Evolution Soccer presenta un sistema tutto nuovo nella gestione dei passaggi che introduce il concetto di potenza e direzione gestita dal giocatore. In altre parole il passaggio non sarà più automatico, ma manuale, maggiore è la forza impressa al passaggio, più lontana sarà lanciata la palla e manuale è anche la direzione del passaggio, aspetto che inserisce nel gioco il concetto di passaggio filtrante e giocata sul movimento. Nonostante venga presentato come una gestione a 360° del passaggio, questo nuovo sistema in realtà sfrutta come sempre direzioni e calcoli ben precisi. Il sistema non ci consente di lanciare la palla esattamente dove vogliamo, ma verso un’area specifica che nasce dalla risultante di direzione e potenza del tiro. Maggiore sarà il tempo di pressione del tasto, più lontana la palla finirà, ma se nella direzione scelta ci sarà un compagno, raramente il passaggio andrà a vuoto, qualunque sia l’effettiva direzione o potenza del tiro. Nonostante sia dunque presentato come un sistema “fully-directional”, i passaggi filtranti seguono comunque gli onnipresenti binari direzionali. Questo, unito alla fisica totalmente pre-calcolata e al puntare ancora una volta sulla spettacolarità e non sui contenuti, ha portato PES 2011 a tradire nuovamente le proprie radici.


Il gioco presenta fondamentalmente sempre lo stesso gameplay degli anni passati, poche sono state le vere modifiche sotto questo aspetto. Di anno in anno le vere novità sono date più dagli aspetti grafici, a partire da un vero e proprio fotorealismo per quei grandi giocatori di cui PES ha la licenza – un’immagine di Messi in PES la si può confondere facilmente con una foto reale e senza passare per cretini. Su questo si basa la seconda grande novità di PES 2011, tutta la gestione dei menu e la navigazione è stata rivista con una home in cui le icone dei tornei ci consentono un accesso diretto, mentre tutto il sistema di opzioni e gestione delle squadre viene gestito da un sistema drag&drop (trascina e lascia). Come se fossimo perennemente con un mouse in mano, non dovremo far altro che trascinare icone da un punto all’altro per gestire ogni aspetto della gara, dalla rosa alla tattica passando per mentalità, atteggiamento in campo e tanto, tanto altro ancora. Altra novità è la maggiore apertura verso i casual gamers, adesso infatti non è necessario ricordarsi a memoria una specifica combinazione di tasti per eseguire specifiche finte, ogni giocatore può infatti assegnare da una a quattro finte concatenate per le quattro direzioni della leva analogica destra. Ciò porta a poter avere da un minimo di quattro ad un massimo di sedici colpi complessi ottenibili semplicemente spostando in una specifica direzione la leva destra – ad esempio spingendo la leva in su potremo ottenere come sequenza un dribbling stretto con seguente doppio passo, tunnel e rabona. Resta anche la possibilità di tuffarsi e simulare un fallo, ma in tutti i tentativi fatti, pur utilizzando tuffatori d’area DOP, l’arbitro non ci è mai cascato una volta.

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... MA NON BISOGNA CURARE SOLO L’ASPETTO Il primo impatto, quello visivo, con PES 2011 è strabiliante: menu, fedeltà di volti e fisico di molti campioni e le animazioni degli stessi sono funzionali e molto belli da vedere. Ma come dicono i saggi, la bellezza non è tutto. A fare da contrappeso a questa grafica c’è la totale assenza di un sistema di gestione della fisica in tempo reale, tutto il gioco infatti gira su aspetti pre-calcolati. Qualunque sia l’azione intrapresa dal giocatore, il sistema calcola e prevede gli esiti probabili incastrando uno dopo l’altro i movimenti della squadra e le varie azioni. Tutto questo a schermo si traduce con giocatori immobili perché già consci che saranno loro a ricevere la palla, slittamenti in su e giù per ritrovarci con il calciatore al punto giusto per il colpo di testa o veri e propri saltelli tra i movimenti quando concateniamo delle finte una dopo l’altro. La fisica della palla risulta visivamente esagerata, in particolar modo nelle rimesse, punizioni e calci d’angolo dove il pallone, anche con colpi leggeri, si esibisce in effetti spettacolari e lanci lunghissimi.
Sufficiente il comparto audio che presenta una discreta colonna sonora di sottofondo, mentre i suoni dello stadio e la telecronaca lasciano più dubbi che certezze. I primi risultano in breve tempo ripetitivi e senza personalità, mentre la coppia di commentatori, ancora una volta Pardo ed Altafini, parlano poco e risultano da subito slegati, così come ad oggi lo sono nella realtà.


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CONCLUSIONE: Pro Evolution Soccer 2011 è il tentativo di Konami di farsi perdonare per gli errori commessi dall’arrivo della nuova generazione. La strada intrapresa dai nipponici è quella giusta, ma i passi in avanti fatti non sono ancora sufficienti per riottenere la corona di miglior titolo calcistico. I difetti, più o meno importanti, sono ancora tanti e si va dalla cronica assenza di licenze, sino al motore fisico che non gestisce nulla in tempo reale. Nonostante ciò il gioco riesce a divertire ed appassionare ed il completissimo editor di gioco ci consente di sopperire, con un po’ di tempo e pazienza, a molte delle mancanze del gioco.

Gli amanti di PES non hanno certamente bisogno di questa recensione per trovare un motivo per acquistare il gioco. Se invece siete dei neofiti del marchio, dategli un’occhiata perché c’è roba con cui ci si può decisamente divertire.

VOTI


Gamespot – 8.0 Pro Evolution Soccer 2011 è un valido aggiornamento per la serie, con un gameplay migliorato e tante nuove funzioni.

IGN – 9.0 PES è tornato finalmente, riuscendo ad unire divertimento e realismo. L’aggiunta della Master League Online è un vero e proprio capolavoro.

Multiplayer.it – 8.9 Gameplay rinnovato, grafica sempre ottima. Purtroppo rimane sempre il problema delle licenze delle squadre.

Spaziogames – 8.0 PES 2011 punta molto sull’aspetto grafico, ma quest’anno anche il gameplay si è evoluto molto, rimanendo sempre divertente, anche se non al passo con FIFA.

 
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